mercoledì 1 agosto 2012

Ascensore

Per ascensore si intende un apparecchio elevatore con installazione fissa che serve piani definiti mediante una cabina che si sposta lungo guide rigide e la cui inclinazione sull'orizzontale è superiore a 15 gradi, destinato al trasporto di persone o cose.
Indice
1 Storia
2 Le normative italiane
2.1 Gli adeguamenti tecnici previsti dal D.M. 23 luglio 2009
3 Ascensori pubblici
3.1 Altri esempi di ascensori pubblici
4 Ascensori inclinati
5 Note
6 Voci correlate
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Storia

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Adesso la storia:
Il brevetto Otis del 1861
Sicuramente una delle prime situazioni in cui si è sentita la necessità di una attrezzatura idonea a trasportare in verticale uomini e materiali è quella delle miniere. Sono dell'inizio del XIX secolo i primi studi per dotare quei primitivi apparecchi di un motore a vapore che sostituisse l'energia umana.


Un vecchio pannello di comando
Il primo sviluppo fondamentale che si ebbe in direzione dell'ascensore come oggi è conosciuto venne dato da un inventore americano, Elisha Otis, che nel 1853 depositò il brevetto di un sistema di sicurezza paracadute, destinato ad impedire la caduta violenta della cabina in caso di guasti o rotture ai cavi.
La prima applicazione pratica si ebbe nel 1857 a New York e, negli anni successivi, altri famosi ingegneri lo perfezionarono con l'adozione di circuiti idraulici e con l'invenzione dell'ascensore elettrico, fatta risalire al 1880 in Germania da parte di Werner von Siemens[1].
Una delle prime spettacolari applicazioni della nuova invenzione è quella vista nel 1889 in Francia in occasione della presentazione della Tour Eiffel a Parigi.
Le tappe più importanti nell'evoluzione dell'ascensore possono essere considerate quelle dell'abolizione del manovratore, datata 1924, e successivamente l'introduzione delle porte ad apertura automatica al posto di quelle manuali.
Notevoli progressi si sono registrati anche nel campo dei "quadri di manovra", deputati al controllo e alla gestione dell'impianto. Superati gli obsoleti pannelli elettromeccanici senza particolari flessibilità di funzionamento, i moderni sistemi elettronici con microprocessori consentono un esercizio adattabile ad ogni genere di edificio ed utilizzo (prenotazioni di chiamata, corse con arresti intermedi per "raccogliere" e "riempire" la cabina fino al raggiungimento del massimo carico, ecc.).
Fra le ultime evoluzioni invece vi sono:
la regolazione elettronica della velocità: oltre a rendere estremamente dolci le fasi di avvio e fermata della cabina, permettono l'arresto della stessa esattamente in corrispondenza del piano; questa è inoltre una condizione necessaria al soddisfacimento delle ultime norme in materia di sicurezza (fra le maggiori cause di incidente si registrano proprio gli inciampi sugli scalini che si creano fra piano e cabina), e precisamente il raggiungimento di adeguata precisione di fermata e di livellazione al piano, come richiesto dalla norma per l'accessibilità degli ascensori anche ai disabili EN 81-70;
l'eliminazione del "vano o locale macchina" mediante lo spostamento di motore, argano e apparecchiature di comando - realizzati in forma molto compatta - all'interno del vano di corsa allo scopo di risparmiare spazio all'interno dell'edificio;
la riduzione degli spazi verticali di sicurezza nel vano ascensore, in alto e/o in basso, in modo da ridurre gli ingombri verticali dell'ascensore nell'edificio, specie se preesistente.
Le normative italiane

Gli ascensori o elevatori (definizione dell'ultima direttiva comunitaria, la Direttiva Ascensori, del 29 giugno 1995 recepita in Italia con il D.P.R. n. 162 del 30 aprile 1999) possono essere:
Elettrici (a fune)
Oleodinamici
L'ascensore elettrico moderno è composto principalmente dai seguenti elementi:
Macchinario di sollevamento (detto anche argano)
Cabina passeggeri
Contrappeso (che ha funzioni anche di bilanciamento con conseguente riduzione della potenza elettrica impegnata e dei consumi energetici)
Funi di trazione
Quadro elettrico di manovra
Dispositivi di sicurezza comprendenti: Limitatore di velocità, Paracadute.
L'ascensore oleodinamico moderno è composto principalmente dai seguenti elementi:
Centralina idraulica
Cilindro e pistone
Cabina passeggeri
Quadro elettrico di manovra
Dispositivi di sicurezza comprendenti: Paracadute, Valvola di blocco.
Può inoltre comprendere anche:
Funi di taglia


Moderni ascensori panoramici
I due azionamenti si differenziano nel modo con cui viene imposto il movimento. Con un ascensore elettrico è il macchinario di sollevamento che trasmette il movimento alle funi che reggono la cabina per mezzo dell'attrito sulla puleggia di frizione; il motore elettrico funziona in entrambe le direzioni di marcia: salita e discesa.
Con un ascensore oleodinamico è la centralina idraulica che fornisce l'energia ad un fluido a mezzo di una pompa di tipo volumetrico e di una serie di valvole (generalmente un olio con speciali additivi) che muove a sua volta il pistone permettendogli di fuoriuscire dal cilindro; in questo caso il motore elettrico funziona quando la cabina va in salita poiché in discesa è la forza di gravità a muoverla.
Un ascensore che trasporta solamente materiali, senza che vi sia la possibilità di accompagnamento umano, è definito montacarichi, e non è soggetto alla Direttiva Ascensori, bensì alla Direttiva Macchine.
Un particolare e curioso tipo di ascensore a funzionamento continuo è il paternoster.
L'Italia è il paese con il maggior numero di ascensori al mondo - nel 2006 tra i 750.000 e gli 800.000 impianti - e se ne installano ogni anno da 15.000 a 20.000 nuovi.[2] In Italia gli impianti esistenti devono essere verificati ogni 2 anni (oppure ogni qual volta ci sia una rimessa in servizio a seguito di modifiche rilevanti, trasformazioni, incidenti ecc.) da un ingegnere abilitato ed iscritto all'Albo facente capo ad un Ente notificato che ha ottenuto l'autorizzazione ministeriale.
Gli adeguamenti tecnici previsti dal D.M. 23 luglio 2009 [modifica]
Tutti gli ascensori installati prima del DPR 162/99 dovranno essere sottoposti ad una Verifica Straordinaria finalizzata all’Analisi dei Rischi da parte dell'Ente di controllo che effettua le verifiche periodiche biennali sull’impianto ascensore.
Gli interventi di adeguamento sull'impianto, che scaturiranno dalla Verifica Straordinaria di analisi dei rischi, dovranno essere tassativamente attuati entro i termini seguenti:
entro cinque anni dalla data del verbale di verifica straordinaria per le situazioni di rischio riportate nella tabella A;
entro dieci anni dalla data del verbale di verifica straordinaria per le situazioni di rischio riportate nella tabella B;
le situazioni di rischio riportate nella tabella C potranno essere eliminate in occasione degli interventi di modernizzazione successivi, di significativa entità'[3].
Il 1º aprile 2010 il TAR del Lazio, accogliendo un’istanza della Confedilizia per presunta illegittimità del decreto ministeriale, ha annullato il decreto emanato nel luglio scorso con cui si disponeva la verifica straordinaria degli ascensori installati ed in esercizio da prima del 1999[4]. Il Ministero dello Sviluppo Economico non ha presentato ricorso al Consiglio di Stato.
Ascensori pubblici

Gli ascensori pubblici sono ascensori adibiti al trasporto pubblico di persone in città dalla particolare orografia. Se adibiti al trasporto pubblico sono definiti sistemi ettometrici.
In Italia sono attivi ad esempio a Genova e a Napoli.
Per approfondire, vedi le voci Ascensori pubblici di Genova e Sistemi ettometrici di Napoli.
Altri esempi di ascensori pubblici
Almada, Portogallo: Elevador da Boca do Vento
Asansor, Smirne, Turchia
Ascensores de Valparaíso,
Bad Schandau Elevator in Bad Schandau, Germania
Barcelona, Spagna
Bilbao - Casco Viejo Bilbao stazione Metro
Coimbra, Portogallo: Elevador do Mercado
East Hill Cliff Railway, Hastings, UK
Hammetschwand Elevator in Bürgenstock, Svizzerad
Jersey City, New Jersey
Katarina Elevator in Stockholm,Svezia
Lisbona, Portogallo
Lussemburgo
Lynchburg, Virginia - Outdoor Public elevator
Shanklin Cliff lift in Shanklin, Isle of Wight
Marburg, Germania
Monaco, sette ascensori
Oporto, Portugal: Elevador da Ribeira
Oregon City Municipal Elevator in Oregon City, Oregon, USA
Salvador, Bahia, Brazil: Elevador Lacerda
Santa Justa a Lisbona, Portugal
Savannah,
Shanklin Cliff Lift in Shanklin, Isle of Wight
Skyway in Nagasaki, Japan
Yalta, Ucraine
Ascensori inclinati



Ascensore inclinato di Montmartre
Gli ascensori inclinati sono ascensori che trasportano persone (nel caso di trasporto di merci vengono definiti piani inclinati) percorrendo un percorso non verticale ma appunto inclinato. Possono essere adibiti sia per il servizio pubblico (per collegare due zone di una città) sia per il servizio privato (all'interno di edifici o giardini). Se adibiti al trasporto pubblico sono definiti sistemi ettometrici.
Negli ascensori inclinati è presente l'impianto di sollevamento per mezzo di una fune traente come negli ascensori verticali.
Gli ascensori inclinati mantengono la traiettoria costante per mezzo di vie di guida realizzate o in travi d'acciaio o utilizzando rotaie ferroviarie.
L'inclinazione massima degli ascensori inclinati è pari a 75°. Oltre 75° sono considerati ascensori verticali[5].
Rispetto alle funicolari gli ascensori inclinati affrontano una maggiore pendenza. Inoltre mentre le funicolari sono dotate di sistemi di trazione per "trascinamento" gli ascensori inclinati sono dotati di sistemi di sollevamento.
In Italia sono ascensori inclinati pubblici quelli di Frosinone, di Cuneo[6][7], di Osimo, chiamato tiramisù, e quello di Saint-Vincent.
Per approfondire, vedi la voce Ascensore inclinato di Montmartre.
Note

^ Storia dell'ascensore
^ Ascensori, lo strano record d'Italia. Sono più che in America e Cina. URL consultato in data 03-06-2009., su Repubblica.it
^ Il D.M. del 23 luglio 2009
^ Sentenza Tar Lazio sez 3T n 201005413 del 1 aprile 2010. anaci.it. URL consultato in data 2 maggio 2010.
^ L'ascensore inclinato
^ Comune di Cuneo - Portale Istituzionale - Ascensore panoramico verso Piscina Comunale
^ L'ascensore inclinato di Cuneo collega il parcheggio in corso Solaro con la piscina del Parco della Gioventù. Il percorso è di 70 metri con 28 metri circa di dislivello. L'ascensore è un servizio pubblico gratuito che permette l'accesso alla cabina fino a 26 persone ed anche alle biciclette.
Voci correlate [modifica]

Direttiva Macchine
Ascensore spaziale
Sistema ettometrico
Sistema di emergenza in caso di black out

Collegamenti esterni
Ascensore Montascale Firenze
Archimede montascale a poltroncina Firenze

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Montascale

Un montascale domestico
Il montascale o servoscala è un impianto per il sollevamento di persone impossibilitate a salire scale od a superare ostacoli. In linea di massima, i montascale si compongono dei seguenti elementi: la poltroncina, il sistema di accensione e comando (solitamente posizionato sul bracciolo), i dispositivi di sicurezza (ad esempio i sensori che fermano il movimento in presenza di ostacoli e la chiave che impedisce un uso non autorizzato del montascale), il telecomando per il comando a distanza del funzionamento.
Indice
1 Tipi
2 Sicurezza
3 Applicazioni
4 Agevolazioni finanziarie
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Tipi


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Albatross Montascale a piattaforma
Archimede Montascale a poltroncina


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Esistono vari tipi di montascale a seconda della conformazione del luogo di installazione: i montascale rettilinei per rampe uniche e, appunto, rettilinee; curvilinei che seguono, di solito, il lato interno di tutta la scalinata.
Abitualmente consiste in una piattaforma (montascale a piattaforma) o una poltroncina agganciata ad una guida (montascale a poltroncina). Il servoscala, presente sul mercato con diverse tecnologie, è uno degli ausili più utilizzati per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Sicurezza

I montascale sono in genere dotati di sistemi di sicurezza di vario tipo e sviluppati in diverse forme ed adattamenti e materiali, per uso interno o per esterno. Ogni montascale deve essere certificato secondo le norme internazionali (ISO 9001) ed europee (EN 29001). Inoltre, ogni montascale va sottoposto a severi collaudi e controlli prima di essere consegnato. La scrupolosità di queste verifiche garantisce la sicurezza dei prodotti.
Applicazioni

Uno degli utilizzi più diffusi in luoghi pubblici è quello per consentire l'accesso alle stazioni, sia di superficie che metropolitane da parte delle persone disabili, o accesso a esercizi pubblici. Inoltre, oggi è in continuo aumento la richiesta di montascale per appartamenti e condomini. Persino in Italia, dove fino ad alcuni anni fa la cultura del montascale era quasi esistente, oggi sono diverse migliaia le famiglie che scelgono di installare un montascale per il benessere e la serenità dei membri più anziani della famiglia. Il montascale, infatti, consente a chi ha problemi di mobilità di salire e scendere comodamente le scale, offrendogli una totale autonomia e libertà di movimento. I modelli moderni hanno un ingombro davvero minimo e possono essere installati su qualsiasi tipo di scala, persino le rampe a chiocciola. Inoltre, oggi l’installazione di un montascale è possibile senza effettuare alcun intervento di muratura, in quanto non sono necessarie modifiche della struttura delle scale o della volumetria; non è necessario neppure apportare cambiamenti all’impianto elettrico, in quanto al montascale basta una semplice presa di corrente per l’alimentazione della batteria. L’installazione del montascale è possibile anche su una scala condominiale; in questo caso, se il condominio non intende accollarsi l’acquisto dell’impianto, la spesa sarà a carico del condomino direttamente interessato.
Agevolazioni finanziarie [modifica]

Il montascale rientra nella tipologia di prodotti rimborsabili, ai sensi della legge 13 del 1989 sull’eliminazione delle barriere architettoniche. La legge stabilisce che hanno diritto al contributo tutti coloro che presentino menomazioni funzionali e permanenti atte a compromettere la mobilità; pertanto non è necessario essere formalmente riconosciuti invalidi, ma presentare una patologia tale da rendere impossibile, difficoltoso o pericoloso affrontare a piedi una rampa di scale. Tale condizione può essere attestata da un certificato medico, in carta semplice, rilasciato da qualsiasi medico; è sufficiente che precisi da quali patologie dipende la limitazione del richiedente e quali obiettive difficoltà alla mobilità ne discendano. Nel definire la graduatoria di erogazione dei fondi vengono tenuti in considerazione due soli elementi: il diritto di precedenza concesso agli invalidi al 100% e l’ordine cronologico di presentazione della domanda; pertanto non vengono tenuti in alcuna considerazione altri parametri come il reddito, l’età, il tipo di opera e la spesa affrontata. Inoltre, la legge stabilisce che il contributo è concesso in misura pari alla spesa effettivamente sostenuta fino a 2.582,28 euro. A questa cifra viene aggiunto un 25% del totale per costi da 2.582,28 a 12.911,42 e un ulteriore 5% per costi al di sopra di 12.911,42 euro. In aggiunta al contributo statale, la spesa per l’acquisto del montascale può essere portata in detrazione dalla dichiarazione dei redditi in misura del 19%, secondo quanto previsto dall’art 13-bis del DPR n. 917 del 22/12/86 (detrazione per spese sanitarie), oppure del 36% ai sensi della legge 449/97 e successive modifiche (ristrutturazioni edilizie).
Voci correlate [modifica]



Collegamenti esterni

Montascale a piattaforma
Archimede montascale a poltroncina


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